Assemblea ordinaria dei soci 2024
19 Aprile 2024
Assemblea dei soci e socie
Relazione 2023
Care socie e soci,
mi piace pensare all’assemblea annuale come un momento in cui il brulichio dell’eterna azione del Melograno rallenta e per un po’ di tempo riesce a fermarsi; la vivo come un invito a “stare” e concederci il tempo di osservare tutto quello che è avvenuto in questi dodici mesi.
L’immagine che emerge facendo l’esercizio di guardare l’associazione dall’esterno è quella di un organismo vivente, con un suo respiro ed un divenire.
Il 2023 è stato un anno di maturità e stabilità, ha permesso di offrire un numero davvero notevole di servizi a madri, padri, bambini e bambine e per il direttivo, nel nascondimento, preparare un cambiamento molto profondo per il futuro del Melograno di Verona. La relazione di oggi è frutto di condivisioni di pensiero e ragionamento con Isabella: il 2023 è stato, a tutti gli effetti, un ultimo anno di presidenza per lei molto intenso quindi sento che queste parole sono condivise da quattro mani, due cuori e due cervelli e restituzione di un bel pezzo del suo lavoro.
Inizio con un pensiero di gratitudine per le Operatrici della Nascita e le Volontarie che con la loro cura appassionata sono il motore delle azioni del Melograno.
Dalle Operatrici si percepisce un flusso costante di idee, una spinta continua all’azione, nel tentativo di raggiungere più persone, più situazioni, di allargare la trama delle possibilità per arrivare a tutti con tanta dinamicità ed entusiasmo.
Abbiamo potuto dedicare inoltre tempo, risorse e passione alla costruzione della proposta formativa dedicata alle volontarie. Lo sforzo è stato prima di tutto di riflessione comune: quali contenuti di base deve possedere chi mette in campo azioni di sostegno alla genitorialità in contesti legati al Melograno a titolo volontario? Quali modalità di attenzione e di cura sono essenziali al suo fare? Quali sono i rischi dell’empatia che fatica a tenere la giusta distanza? Quanto è importante vedere le proprie premesse, i propri vissuti, le idee perfette da cui si parte? Quali stereotipi circolano ancora sulla maternità? Il frutto di questi ragionamenti ha permesso di accompagnare nella crescita diciassette nuove volontarie che con entusiasmo e dedizione hanno partecipato agli incontri di formazione.
Ne siamo molto orgogliose.
Volendo abbracciare, per quello che è il nostro osservatorio, le storie e le vite che arrivano al Melograno, non posso fare a meno di portare l’attenzione su due tematiche tra tante che sono tornate più volte nel corso delle visite, dei cerchi, nelle chiacchiere sulla soglia o durante i colloqui di accoglienza gratuiti.
“Nella solitudine la mia storia è un lamento nel vuoto. Ma quando trovo un animo empatico disposto ad ascoltarmi, la mia sofferenza diventa un ponte che ci unisce.” A.Baricco – “Senza sangue”
Quella che mi sta più a cuore e sento più urgente concerne la solitudine desolante in cui si trova chi decide di mettere al mondo un bambino ai nostri giorni. L’esperienza della gestazione, del parto, del puerperio sono eventi che ci si trova a vivere come esperienza unica e solitaria. Senza condivisione con il gruppo di pari ogni sintomo della gravidanza porta un messaggio di pericolo o di rischio: non è possibile per le donne, quando sono sole, coltivare la fiducia che il corpo sappia fare il proprio mestiere di custode della gravidanza.
La tecnologia è l’unica delegata a decretare il benessere, pervade ogni istante, donando l’illusione che si possa controllare ogni cosa; al contrario causa invece una profonda frattura tra il sapere innato che abita l’utero e la possibilità che questo sapere si possa esprimere.
Il neonato o neonata viene vissuto dai genitori come caso unico al mondo, impossibile da gestire, con necessità di cure particolari e speciali. Non avendo mai vissuto a contatto con bambini così piccoli, le coppie si trovano faccia a faccia con una creatura di pochi giorni per la prima volta nella loro vita, non avendo la più pallida idea di quali siano i suoi bisogni e come sia possibile rispondervi.
Nella solitudine è difficilissimo stare con il pianto di un bambino.
Si è moltiplicata l’esperienza di contatto con coppie genitori di piccolissimi terrorizzati dal pianto del loro neonato o neonata, che, a qualsiasi ora del giorno e della notte, si rivolgono al pronto soccorso pediatrico tra le lacrime e consegnando in accettazione: “Aiutateci! Sta piangendo e non sappiamo più che cosa fare”.
Nel vortice illimitato di informazioni, metodi, buone pratiche che li circonda, si ritrovano paralizzati ed inermi davanti al pianto del loro bambino.
L’azione pedagogica primaria nell’accoglienza di una coppia è quella di riportare la loro storia, vissuta come unica sulla faccia della terra, ad una narrazione collettiva, dove la condivisione del cerchio è non solo un’occasione preziosa di crescita e accoglienza, ma risposta concretamente terapeutica, piena e soddisfacente, in contrasto alla solitudine.
La condivisione dà alla mia storia, che ha un bisogno viscerale di essere vista, accolta, valorizzata finalmente spazio e luogo per esistere.
La mia storia e la mia fatica hanno dei testimoni. Finché mi consegno posso fare posto per divenire.
A mio sentire, in una società portata alla parcellizzazione, alla personalizzazione, all’individualismo il Cerchio è, ad oggi, una delle forme di Resistenza più potenti.
Chi è sola e spaventata spende di più: acquista più cose come forma di compensazione; moltiplica controlli medici sempre più raffinati, rassicurandosi e pensando di acquisire salute; si mette alla continua ricerca di informazioni ma senza strumenti per valutare la qualità e l’appropriatezza dei messaggi ricevuti.
Oltre alle numerose possibilità offerte direttamente nella sede della nostra attività associativa, le collaborazioni con le realtà locali e le amministrazioni comunali che da tempo portiamo avanti, Il Melograno ha preso parte ad un progetto importante, con l’intento di dare risposta a queste solitudini.
Il progetto S.T.E.P.S. con capofila il comune di Verona ci ha visto in azione assieme ad altri otto partner del territorio con l’obiettivo di fornire risposte alla sfida demografica in atto, agendo sul fenomeno della solitudine. “Mamme in cerchio” si è svolto tra aprile 2023 ed aprile 2024, con l’obiettivo di cura di aiutare le neomamme del territorio della 3° circoscrizione ad uscire dalla solitudine. Le azioni di progetto sono state indirizzate ad accompagnare le neomamme nel periodo del post-parto, aiutarle a trovare informazioni e punti di riferimento, accompagnarle nel creare relazioni con altre donne nello stesso momento della vita e che vivono nel loro stesso territorio.
Tra i quartieri di Borgo Milano, Chievo e San Massimo sono stati avviati due cerchi di mamme gratuiti a cadenza settimanale, per mamme residenti con bambini entro il primo anno di vita. Gli incontri sono stati condotti da un’operatrice della nascita Melograno per i primi 6 mesi e, successivamente, le mamme sono state accompagnate a ritrovarsi in maniera autogestita, con il coordinamento volontario di una o più di loro.
Per sostenere queste mamme volontarie (o altre donne che saranno interessate a diventare una risorsa per le altre mamme e per la comunità) è stato proposto un percorso formativo e di accompagnamento, con la formazione in allattamento (modello OMS/Unicef), incontri con una psicologa perinatale e supervisioni periodiche.
Per le mamme che si trovassero in situazione di particolare fragilità sono state offerte oltre 25 visite domiciliari in puerperio.
Nel 2023 è andato in chiusura anche il progetto “Abbracci” che ha coinvolto diverse operatrici per molto tempo, sia in sede di progettazione che di attuazione, e ci tengo a ricordare in modo particolare che, oltre agli spazi mamme, abbiamo potuto offrire Cerchi di papà ad un nutrito gruppo di uomini alla ricerca di uno spazio di riflessione sul divenire padre.
Il secondo tema che emerge in modo prepotente e di anno in anno diventa sempre più urgente, invece di trovare respiro, è il tema della conciliazione per le madri lavoratrici. Allargando lo sguardo, è un tema portato molto frequentemente insieme dalle coppie di genitori lavoratori che non hanno sostegno e aiuto dalla rete familiare.
Maternità e lavoro continuano ad essere tema di studio e di indagine socio-economica, riconfermandoci ad ogni nuova pubblicazione, che il nostro paese fatica a progredire e ad offrire risposte significative per tutelare e sostenere l’occupazione femminile in generale e delle madri in particolare. L’Italia è una repubblica dove il lavoro invisibile di cura (ovviamente non retribuito) viene sostenuto dai nonni (dalle nonne in modo particolare, se vogliamo essere precise) e demandato alle relazioni familiari. Nel momento in cui una coppia si sposta dal luogo di origine e vive lontano dalla rete familiare oppure non ha parenti che possano dare una mano significativa, si trova a sostenere una sfida quotidiana, che non ha nulla delle emozionanti storie di avventura: assomiglia più a quei tragicomici show giapponesi in cui gli atleti devono esprimersi su percorsi con ostacoli impossibili, sdrucciolevoli, con pendoli giganteschi pronti a colpirli, sapendo già che finiranno nella fanghiglia.
La burocrazia appesantisce e rende irraggiungibili diritti, bonus, iscrizioni, graduatorie, liste di attesa, aumentando carico mentale (spesso femminile) e preoccupazioni.
Uno degli obiettivi per il prossimo futuro è quello di provare a dare una prima piccola risposta a chi vive questo disagio, perché ci si possa sentire visti e viste e, successivamente, per orientarsi a livello informativo, facendo fronte comune e creando una rete di sostegno. Vi sapremo raccontare il prossimo anno come è andata.
Concludo con un mio ringraziamento personale. Sono davvero grata per il lavoro del direttivo di questo 2023 e di questi primi mesi del 2024. La maturità, il senso di responsabilità e di cura solerte delle Operatrici che lo abitano è spesso nascosta ma instancabile. Il tempo volontario speso da tutte per pensare al Melograno (o a cose o a persone che orbitano attorno al Melograno) è quotidiano e regala all’azione un valore aggiunto che per me non è calcolabile o traducibile a parole.
Grazie a ciascuna e un grazie speciale chi ci sta aiutando ad imparare a navigare.
La presidente
Maria De Guidi
Attività 2023
259 tesserati/e e 47 volontari/e
10 incontri di direttivo
Percorso di Costellazioni con il direttivo
2 assemblee soci
1 assemblea nazionale
Presenza nel direttivo del Melograno nazionale
Partecipazione incontri con la Consulta delle Associazioni femminili veronesi
25 incontri gratuiti di accoglienza alle coppie in sede
323 Visite ostetriche a domicilio (sede e comuni)
10 Corsi di Accompagnamento alla nascita in sede
4 Corsi di Accompagnamento alla nascita nei comuni
4 Corsi di Preparazione perineo in gravidanza
8 Parti a domicilio
Spazio 0-4 mesi in sede attivo tutto l’anno
7 accompagnamenti alla nascita gemelli (in forma individuale) e 6 visite a domicilio dopo il parto
88 consulenze sonno infantile
4 corsi “Sono pronto mangiamo”
4 consulenze alimentazione complementare a domicilio
3 corsi “Crescere insieme 6-12 mesi”
1 corso “12-24 mesi”
1 corso “24-36 mesi”
2 incontri gratuiti pannolini lavabili di gruppo
4 consulenze gratuite pannolini lavabili con 7 kit noleggiati
3 percorsi “Mamma di nuovo”
10 consulenze pedagogiche
8 corsi di massaggio in sede
10 consulenze individuali sul Portare in Fascia
3 corsi di gruppo sul Portare in Fascia
1 ciclo incontri menarca per mamme e figlie “Incontrare la luna”
Momenti di “Innaffiatoio” e cura delle operatrici e volontarie
3 cicli di “Giochi di Rime”
2 incontri “Accogliere dal grembo”
“Una casa a misura di bambino” è stato portato 3 volte come incontro nel percorso 6/12 e in tre diversi Cerchi nei comuni
3 percorsi di 5 incontri dedicati a chi cerca un figlio e valuta fecondazione assistita
27 consulenze psicologiche
4 serate di disostruzione pediatrica in presenza
5 serate online di teoria di disostruzione pediatrica
Movimento in gravidanza continuativo durante tutto l’anno
“In movimento con te” incontri singoli e di gruppo
4 incontri “Sostegno e massaggio in travaglio”
Cerchi e visite domiciliari gratuite per il progetto STEPS
Spazi mamme e Cerchi dei papà gratuiti per Abbracci
Partecipazione al Tocatì con lo spazio di accoglienza per i piccolissimi/e
Progetto “Casa della Giovane” formazione e condivisione con le volontarie
Prezioso contributo volontario nella produzione e vendita dei giochi Montessoriani
“E’ nata una mamma”
Cerchi/spazio mamme/visite domiciliari/incontri pubblici e gratuiti nei comuni di:
- Bardolino
- Garda
- Torri
- Fumane
- Povegliano Veronese
- Buttapietra
- Castel d’Azzano
- Vigasio
- Salizzole
- Zevio
- Isola della Scala
- Trevenzuolo
- Cerea
- San Pietro in Cariano